Caffè espresso: un sorso di felicità

Non vogliamo parlare del caffè americano, del macha caffè, del caffè solubile. Scriveremo del caffé espresso, di quello classico, e di come prepararlo al meglio. A casa, naturalmente 😉

Caffè espresso, come scegliere e prepararlo – Fonte: Schutterstock \[…\] [Leggi tutto&#](https://quisine.quandoo.it/guide/caffe-espresso-moka/attachment/shutterstock_507740677/)

IL caffè

Sono romana e quindi il faro del caffè espresso è per me il Caffè Sant’Eustachio, servito con una crema il cui sapore ti rimane in bocca per un pomeriggio intero. La famiglia di mia mamma è napoletana, quindi quando preparo la moka a casa l’unico caffè ammesso è il Passalacqua. Il brand, nato 70 anni fa nel secondo dopoguerra, lo avrete sicuramente visto: confezione gialla con un indiano che vi fa l’occhiolino. Aperta la confezione troverete un caffè dal sapore corposo, robusto, pieno. Tanto buono che il marchio inizia a farsi vedere anche all’estero. Ma se non trovate il Passalacqua, o volete provarne uno nuovo, ecco come scegliere il caffè migliore.

Scegliere tra i vari tipi caffè

Quanti tipi di caffè esistono in Italia? Espresso, macchiato – freddo e caldo -, al vetro, cappuccino, latte macchiato, schiumato, decaffeinato, caffè lungo, espresso doppio, caffè ristretto. E mi fermo qui. Ma non è questa lista che stavamo cercando. La domanda più corretta è: quante varietà di caffè esistono? Quattro, tenendo conto solamente di quelle principali: Arabica – che è la più diffusa e detiene il 70% del mercato -, Robusta, Liberica ed Excelsa.

Pianta di caffè specialità arabica, quindi dai chicchi verdi – Fonte Shutterstock \[…\]

Quindi la più nota varietà di caffè è senza dubbio l’Arabica. Poi viene la Robusta. Quando andrete al supermercato, però, vedrete confezioni di caffè che sono spesso una miscela tra queste varietà. Come scegliere tra le due? In generale si potrebbe dire che l’arabica ha un gusto più delicato e meno amaro mentre la Robusta contiene un percentuale di caffeina più elevata all’interno dei propri chicchi, fattore che dà a questa specialità un sapore più forte, deciso.

Ma se durante il prossimo House-party o Zoom meeting tra amici vorrete mostrare loro che sapete una chicca in più, ecco a voi una breve guida sulle differenze principali tra la specialità di caffè Arabica, e la specialità Robusta.

  • Chicchi: quelli dell’Arabica sono più allungati e dalla forma ovale; quelli della Robusta sono più arrotondati e con un solco centrale più dritto

  • Provenienza: l’Arabica viene prodotta in Sudamerica, America Centrale e zona Est dell’Africa (Kenya ed Etiopia in particolar modo); la Robusta viene prodotta nelle zone occidentali dell’Africa (Camerun e Costa d’Avorio), ma anche in Asia, Vietnam e Indonesia soprattutto.

  • Clima: l’Arabica ama l’umidità e predilige le zone a circa 1000 metri di altitudine. La Robusta si “accontenta” di zone più secche, quasi al livello del mare ed è meno soggetta a malattie.

Pianta di caffè di specialità Robusta, quindi dai chicchi rossi – Fonte: hutterstock \[…\]

Come preparare il caffè

Scoperte queste piccole curiosità si passa all’opera: come preparare un buon caffè? Avere una buona moka in acciaio inox aiuta. Se la macchinetta del caffè è vecchia non fa nulla, basta che filtro e guarnizione in gomma siano in buono stato, altrimenti un qualsiasi ferramenta potrà vendervi questi pezzi di ricambio. Mia nonna dice spesso che più si usa la macchinetta e più il caffè sarà buono. Quindi mai disdegnare quelle dal manico un po’ acciaccato e dall’aspetto alquanto opaco!

macchinetta caffè \[…\] [Leggi tutto…](https://quisine.quandoo.it/guide/caffe-espresso-moka/attachment/shutterstock_352615190/)

Quanta acqua mettere? Bisogna schiacciare il caffè o no? Tutte domande più che lecite.

Partiamo dalla quantità di acqua necessaria: questa deve arrivare fino alla valvola di sicurezza, vale a dire quel piccolo foro di solito dorato. Solo la parte finale del filtro a imbuto deve trovarsi immersa nell’acqua; la sacca che contiene il caffè non deve aderire per permettere un’ebollizione corretta.

Sullo schiacciare o meno il caffè contenuto nel filtro ci sono diverse opinioni. Comprimerlo troppo lo renderebbe molto forte, non comprimerlo affatto produrrebbe l’effetto opposto. Io mi limito a poggiarci il palmo della mano, premendo leggermente. Nota bene: per far sì che il caffè non esca dalla caffettiera, sporcando fornelli e facendo uscire un caffè molto forte, bisogna sempre eliminare qualsiasi traccia di caffè macinato dalla guarnizione, quindi dal bordo superiore della caldaia che poggia sulla parte inferiore del raccoglitore.

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Ultimo avvertimento: mai lavare la moka con il sapone! L’odore, spesso aggressivo, potrebbe sovrapporsi a quello del caffè. L’acqua tiepida è più che sufficiente 😉

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