La Lupa, l’osteria romana di Berlino
Mangiare italiano a Berlino
Che fai, vai a Roma e non mangi la cacio e pepe? Mettiamola così, la lista delle specialità culinarie da provare nella capitale era parecchio lunga e i mille tips riguardo alla digestione veloce non erano poi così efficaci. Fatto sta, che io la cacio e pepe non l’avevo mai assaggiata, fino a quando non ho incontrato la cucina di La Lupa, un posticino davvero piacevole situato tra Görlitzer Bahnhof e Schlesisches Tor che propone il meglio della cucina romana.
Nessun misunderstanding, il posticino è IL posticino dove mangiare a Berlino se si cerca la cucina romana autentica, genuina, rustica e a volte anche un pò pesantuccia per chi, come me, è abituato a mangiare un solo supplì, e non due, come antipasto e al secondo ci arriva solo per golosità (grave, gravissimo errore!).
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A La Lupa non ci sono capitata per caso, mi ci hanno portato e il risultato, com’era prevedibile, è stato un susseguirsi di appuntamenti fissi. Qui ogni giorno lo chef propone le ricette più tradizionali con qualche tocco creativo e mai banale, come la versione della carbonara al tartufo, un piatto sicuramente dal sapore intenso e che vi farà dimenticare tutto quello che conoscete della versione tradizionale.
Il menu di La Lupa
Ci accomodiamo vicino all’entrata, una stanza accogliente e arredata con tavoli in legno tipici da osteria romana, il rosso alle pareti e il simbolo della lupa disegnato dietro il bancone del bar. Su ogni tavolo c’è un piccolo menu, semplice e pieno di sapore, con piatti della tradizione romana e prodotti eccellenti importati dall’Italia. Mentre cerchiamo di capire dalla carta cosa mangiare, arriva a prendere l’ordinazione un’adorabile ragazza dall’accento un po’ romano e ci racconta le specialità del giorno fatte in casa: tra parmigiana di melanzane e la versione della carbonara tartufata, la scelta si fa difficile e l’acquolina fa fatica a trattenersi.
Il locale era tutto riservato e, nonostante questo, il servizio è stato fin dal nostro arrivo impeccabile. Una decina di minuti dopo aver ordinato l’antipasto, ci è arrivato un piatto con due bruschette al pomodoro e basilico fresco, cinque incredibili polpette di carne tenerissime e cotte nel sugo di pomodoro, due enormi supplì ripieni di mozzarella campana, olive e pecorino da stuzzicare, due polpettine di funghi e due di melanzane con tanto di maionese al tartufo, una burrata e una bottiglia di Gotico Rosso Piceno Superiore, leggero e con qualche nota speziata.
Tra un bicchiere di vino e due chiacchiere, ho preso una forchettata delle polpette di carne e il sapore mi ha rimandato immediatamente a quelle che preparava mia nonna quando ero bambina, mentre che il supplì sembrava esser cucinato apposta per me. Pazzesco! Ho adorato le polpettine fritte di melanzane accompagnate dalla salsina al tartufo e fare la scarpetta con il pane al sugo di pomodoro dove erano cotte le polpette di carne è stato come tornare a casa per un attimo.
E per fortuna che l’antipasto avevamo saggiamente deciso di condividerlo, perché al momento dell’arrivo del primo, ho realizzato che persino le porzioni erano, come la tradizione romana vuole, gigantesche e non poco! Qui il cibo è fatto in casa e non avendo mai assaggiato i tonnarelli cacio e pepe, mi decido su questi. Il primo boccone è stato strano, ho sentito subito il sapore forte del pecorino, e solo dopo qualche altro assaggio ho iniziato a gustare e apprezzare il piatto.
Al dolce non ci siamo chiaramente arrivati, l’abbiamo tenuto per il secondo appuntamento. E se anche voi fate parte della generazione di expat a Berlino, questo è il locale da prenotare e portarci i vostri amici tedeschi: più guanciale e meno currywurst per tutti.